Giulio Pirovano              Uniti nella diversità L’Europa sulla scena del mondo            5

 

E adesso vediamo gli sviluppi sul piano delle istituzioni.

OCSE

Nel mondo vi sono molte organizzazioni internazionali che si danno compiti particolari, qualche volta magari si sovrappongono, ma altre volte riescono ad operare in ambiti e con obiettivi loro specifici. Per la realizzazione del piano Marshall in Europa era stata costituita l’OECE (Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica). Nel 1950 dal ceppo dell’OECE nasce l’Unione Europea dei Pagamenti destinata a portare alla piena convertibilità delle monete europee tra di loro. La nascita della CEE e della EFTA portò alla ridiscussione degli scopi e delle modalità di attuazione degli stessi che non potevano più essere quelli di unione degli stati europei. Così si è arrivati alla costituzione nel 1961 dell’OCSE di cui vediamo il momento della firma del trattato istitutivo in Parigi. Gli scopi sono di lavorare al servizio dei governi degli stati membri per migliorare l’economia, studiandone attentamente le condizioni e determinando obiettivi da proporre ai vari governi al fine di miglorare costantemente le condizioni materiali di sviluppo.

La cartina ci dice di fatto che attualmente l’OCSE è una organizzazione multilaterale che mantiene rapporti con quasi tutti gli stati del mondo.

 

Consiglio d’Europa

È una istituzione sorta su impulso di Wiston Churchill che vediamo tenere un discorso a Strasburgo dove ha la propria sede il Consiglio d’Europa. Anche in questo caso abbiamo a che fare con una organizzazione senza sovranità, una tipica organizzazione che viene a costituire un forum di discussione tra i diversi stati e che quindi nel tempo ha privilegiato la riflessione sui diritti dell’uomo fondamentali (sono al primo posto nelle attività dell’organizzazione) e quindi azioni per aiutarne la diffusione. Come vedete anche in questo caso il numero degli stati aderenti va ben oltre quello degli stati che fanno parte dell’Unione europea. Attualmente gli stati aderenti sono 46.

 

E veniamo all’esame delle istituzioni principali della Comunità europea:

 

Il consiglio dei Ministri

E' formato dai ministri di tutti i Paesi membri (i partecipanti cambiano a seconda dei temi all'ordine del giorno). Su proposta della Commissione Europea, prende le decisioni principali sulla politica comunitaria. La sede del Consiglio è a Bruxelles e la sua presidenza è esercitata, a turno, per sei mesi, da ogni Paese membro.

Il ruolo principale del Consiglio europeo è così descritto all'articolo 4 delle disposizioni comuni del trattato sull'Unione europea : "Il Consiglio europeo dà all'Unione l'impulso necessario al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti politici generali".

 

Il Consiglio europeo pur non essendo sul piano strettamente giuridico un'istituzione della Comunità europea (come il Parlamento europeo, il Consiglio, la Commissione, la Corte di Giustizia e la Corte dei conti), svolge comunque un ruolo capitale in tutti i settori dell'Unione europea, che si tratti di impulso o di definizione di orientamenti politici generali o di coordinamento, di arbitrato o di risoluzione di fascicoli difficili.

 

La commissione

Era composta da 20 elementi (detti commissari) nominati dagli Stati membri e sottoposti all'approvazione del Parlamento: Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna ne nominavano due; uno per ciascuno gli altri Paesi.

Ieri eravamo a 30 membri, dal 1 novembre 2004 siamo a 25, uno per Paese.

 

La Commissione europea incarna e difende l'interesse generale dell'Unione. Il presidente e i membri della Commissione, pur nominati dai singoli governi, agiscono in piena autonomia perché la Commissione è il "motore" del sistema istituzionale comunitario: ha il diritto di iniziativa legislativa, propone i testi legislativi da presentare al Parlamento e al Consiglio.

In qualità di organo esecutivo, garantisce l'esecuzione delle leggi europee (direttive, regolamenti, decisioni), del bilancio e dei programmi adottati dal Parlamento e dal Consiglio.

In quanto custode dei trattati, vigila sull'applicazione del diritto comunitario insieme alla Corte di Giustizia. In qualità di rappresentante dell'Unione sulla scena internazionale, negozia gli accordi internazionali, essenzialmente in materia di commercio e cooperazione.

I sei primi presidenti:

Walter Hallstein (Magonza, Germania, 17 novembre 1901 – Stoccarda, Germania, 29 marzo 1982), uomo politico tedesco.

È stato Presidente della Commissione delle Comunità Economiche Europee (CEE) dal 1958 al 1967.

Jean Rey (Liegi, Belgio, 15 luglio 1902 – Liegi, Belgio, 19 maggio 1983), uomo politico belga.

È stato Presidente della Commissione delle Comunità Economiche Europee (CEE) dal 1967 al 1970.

"En un temps, où tous les Etats membres déclarent vouloir renforcer la Communauté, il faut voir clairement que ce renforcement passe d'abord par le respect des institutions…Que les Communautés soient réduites à une vague organisation intergouvernementale et leur efficacité serait aussitôt et irrémédiablement compromise."

Franco Maria Malfatti (Roma, 13 giugno 1927 – 10 dicembre 1991), giornalista e uomo politico italiano, fu più volte deputato e ministro della Repubblica.

Deputato eletto nella circoscrizione Perugia-Terni-Rieti nel 1958 e rieletto nel 1963, 1968, 1972, 1976, 1979, 1983 e 1987.

Sottosegretario all'Industria e al Commercio, agli Affari Esteri, al Bilancio e alla Programmazione e Ministro delle Partecipazioni Statali, delle Poste e Telecomunicazioni, della Pubblica Istruzione, delle Finanze, degli Affari Esteri nei vari governi succedutisi fra il 1958 ed il 1980.

Presidente della Commissione delle Comunità Economiche Europee (CEE) dal giugno 1970 al marzo 1972, incarico dal quale si ritirò per partecipare alle elezioni politiche del 1972 in Italia.

Sicco Leendert Mansholt (nato a Ulrum, Paesi Bassi il 13 settembre, 1908 e morto a Wapserveen, Paesi Bassi il 29 giugno, 1995) è stato un uomo politico olandese.

È stato Presidente della Commissione Europea dal 1972 al 1973.

François-Xavier Ortoli (nato a Ajaccio, Francia il 16 febbraio, 1925) è un uomo politico francese.

È stato Presidente della Commissione Europea dal 1973 al 1977.

Roy Harris Jenkins, Barone Jenkins di Hillhead (nato a Abersychan, Galles il 11 novembre, 1920 e morto il 5 gennaio, 2003) è stato un uomo politico inglese prima membro del Partito Laburista e poi uno dei fondatori del Partito Social Democratico Inglese nel 1981.

È stato Presidente della Commissione Europea dal 1977 al 1981.

 

Il parlamento

All’inizio si parlava di Assemblea Parlamentare ma poi, come abbiamo visto questa assemblea ha deciso di dichiararsi Parlamento (1962): a partire da quel momento l’obiettivo di questa istituzione è stato di diventare un Parlamento nel senso vero e moderno del termine. Diventare cioè un organo legislativo a tutti gli effetti, eletto a suffragio universale e non più nominato dai singoli Parlamenti. Questo obiettivo significava competere con le altre istituzioni comunitarie per acquisire potere effettivo in un contesto ampiamente determinato dalla volontà dei diversi governi nazionali.

Io non credo che le previsioni di Bukovsky si avvereranno: il parlamento europeo ha una storia lunga che ha le proprie radici nella Assemblea Comune  della Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio (1952), composta di 78 membri. Questi erano nominati dai  parlamenti dei sei paesi fondatori: Italia, Germania, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo. I  poteri di tale assemblea erano limitati: essa infatti non svolgeva funzioni legislative. In compenso,  esercitava il controllo politico sull’organo esecutivo della Comunita ̀, l’Alta Autorità.

Con la Comunità economica europea e la Comunità europea  dell’energia atomica (Trattati  di Roma del 1957), l’Assemblea comune della Ceca lasciò il posto all’Assemblea parlamentare  europea, i cui membri, divenuti 142, erano sempre nominati dai parlamenti nazionali.

Un accrescimento dei poteri del Parlamento si ebbe nel 1970 grazie alle nuove  norme relative al bilancio comunitario. La vera svolta si ebbe però nel 1979 con il passaggio  all’elezione diretta da parte dei cittadini dei paesi membri. L’Atto unico europeo del 1986 e i  Trattati di Maastricht (1992), Amsterdam (1997) e Nizza (2001) hanno progressivamente ampliato  le sue prerogative. Un ruolo molto importante, sin dalle origini, è stato svolto dai gruppi  parlamentari, al cui interno si raccolgono le diverse delegazioni nazionali.

 

La corte di Giustizia

La Corte di Giustizia europea assicura il rispetto e l'interpretazione uniforme del diritto comunitario. È composta da 15 giudici, assistiti da 6 avvocati generali; è affiancata, dal 1989, da un Tribunale di 1° grado, composto da 12 giudici. La sede è a Lussemburgo.

Ha competenza sulle controversie che possono sorgere tra gli Stati membri, le istituzioni comunitarie, le imprese e i privati nella applicazione dei trattati comunitari


Piccolo bilancio


Concludiamo con un piccolo bilancio. Come va la realizzazione del nostro motto uniti nella diversità? La pianticella era nata, la quercia esile esisteva, ma il terreno non era buono. Le contraddizioni tra aspirazioni politiche, situazione interna e strumenti economici ne frenavano ancora lo sviluppo in modo, allora, irrimediabile. Occorreva mettere mano alla situazione sociale dei singoli paesi. Ancora una volta si aveva una dimostrazione del fatto che logiche Politiche, Sociali ed Economiche devono essere uniformi.